venerdì 20 novembre 2009

Ciao a tutti gli amanti dei cartoni animati come me!!!!
Intanto spero di avere catturato l'attenzione di qualcuno di voi, creando questo blog!Sicuramente il cartone animato è qualcosa che ha affascinato ciascuno di noi almeno una volta nella vita.. è una realtà con cui ciascuno di noi si è confrontato in passato e magari continua a farlo anche ora per svariate ragioni: per passione, perchè si hanno dei figli, per lavoro ecc... Credo comunque che molti sottovalutino il ruolo che questi semplici personaggi animati possono avere in quella che è l'educazione infantile. Spesso infatti si tende a mettere davanti al televisore bambini anche molto piccoli, con la sicurezza che trattandosi di un cartone animato non vi siano "pericoli" o situazioni che possono creare confusione o danni allo sviluppo dei piccoli. Purtroppo non è così.. anche il cartone animato rispetto al passato si è evoluto enormemente e ha acquisito tratti sempre più duri e talvonta anche cruenti, tanto è vero che alcuni di questi sono stati persino censurati o vietati sotto una certa soglia di età. Pertanto, la domanda che mi faccio é: al giorno d'oggi siamo sicuri che i cartoni animati siano "compagni di gioco" sicuri per i nostri figli? Siamo sicuri che il problema legato alla diffusa aggressività dei bambini, ad esempio, non sia frutto anche del prototipo del proprio beniamino?
Di certo mondo fantastico e realtà possono essere facilmente confusi dai più piccoli,e questo è più che normale! Ma il punto è: stiamo attenti a quando un semplice personaggio animato può diventare "un'arma a doppio taglio"!

I "Pokemon" rappresentano quelli che sono i cartoni animati del momento: incentrati sullo scontro tra varie creature, hanno fame di vittoria e voglia di annientare l'avversario; pertanto sono stati anche oggetto di discussione circa il ruolo educativo che propongono.

Spesso nei bambini l'identificazione con personaggi ritenuti eroi, salvatori della terra ecc. è così totale tanto da indurre una condizione di vita distaccata dalla realtà, a favore di uno stato simile al "semisogno", di azioni incongruenti talvolta anche pericolose non solo verso sè stessi ma anche verso gli altri. Numerose sono le vicende di cronaca inerenti tali circostanze: vari anni fa, ad esempio, un bambino credendosi superman si è gettato dal balcone, assolutamente certo di poter volare.

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